Primo passo è stato,
insieme alle altre associazioni animaliste, un incontro con l'Assessore
alla Cultura e Turismo; egli, dopo averci ascoltato, ha stabilito
non ci fosse alcun maialino alla regata storica. Ha motivato la sua
decisione convenendo con noi che si trattasse di una pratica
"incivile".
Così alla "carne"
e "ossa" hanno preso posto le parole "vetro" e
"oro", quelle del maialino realizzato da un famoso maestro
vetrario di Murano del valore di 10mila euro.
Ovviamente questa decisione
non ha mancato di incontrare la reazione del mondo della voga,
soprattutto sui quotidiani locali. Altrettanto ovviamente, noi
animalisti non siamo venuti meno al dare risposta a queste
manifestazioni di disapprovazione.
Primo tra tutti gli
oppositori alla scelta dell'assessore è stato Benito Vignotto,
presidente dell'associazione regatanti, il quale una decina di
giorni prima della Regata Storica ha garantito sui quotidiani che
lui avrebbe comunque fatto sfilare il maialino.
E così è stato, ma
fortunatamente la Polizia Municipale, allertata da noi nei giorni
antecedenti la regata, ha bloccato la barca con a bordo il maialino
non appena questa ha varcato l'uscio del canal grande.
Ma non è mancato
un secondo tentativo di far sfilare il maialino, intrapreso cercando
di accedere al canal grande attraverso un canale secondario. Una
delle nostre due barche (quella a remi) aveva iniziato uno stretto
pedinamento che, restando in continuo contatto con la polizia
municipale, consentiva di informava le forze dell'ordine sui loro
spostamenti.
Le sorti del maialino sono
tuttora incerte: i quarti classificati, secondo la tradizione
legittimi vincitori, sono stati gli stessi regatanti che 2 anni fa
ci hanno regalato Mario (ironia della sorte); i quotidiani hanno
dato quindi per scontato che questi lo avrebbero rifiutato.
Da un articolo è invece
trapelato che il Vignotto avrebbe regalato il suino al comandante
della Polizia Municipale, forse come gesto di ripicca per avergli
impedito di sfilare; da altri articoli invece si deduce che lo
avrebbe tenuto.
Dal punto di vista delle
sorti del maialino è tuttora incerta, ma continuare la battaglia
sarebbe a nostro parere ipocrita, dato che comunque ogni giorno nei
macelli suini vengono uccisi.
Il nostro obiettivo era che
nessun maialino venisse fatto sfilare e dato in premio, soprattutto
se su iniziativa della pubblica amministrazione. E su questo fronte
tranquillamente possiamo dire di aver vinto.
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