Domenica, 4 Agosto 2002

da IL GAZZETTINO ON-LINE

L’INTERVENTO
GIÙ LE MANI DAL MAIALINO DELLA STORICA
di BENITO VIGNOTTO *
 
Il prof. Marino Cortese, Assessore al Turismo, ha chiesto di conoscere il parere dell'Associazione Regatanti circa una richiesta pervenutagli da una associazione animalista (si dice così?) che intende far sostituire il maialino che viene solitamente assegnato in premio al 4. classificato della regata storica dei gondolini con salumi preconfezionati.

Una tale richiesta, se ben abbiamo compreso, sarebbe stata determinata dal senso di sdegno nel veder sfilare il maialino a bordo di una gondola nel corteo acqueo della regata a fianco delle altre imbarcazioni delle varie autorità.

Non sappiamo se tale senso di sdegno sia ingenerato dal fatto di veder messe sullo stesso piano le autorità ed il maialino, ma possiamo ipotizzare (trattandosi di animalisti) che la loro perplessità derivi piuttosto dal fatto che il maialino sfili senza aver prestato il suo consenso e per giunta chiuso in una gabbia.

Non spetta ai regatanti esprimere giudizi sulla richiesta e sui suoi autori, ma ci sia consentito di osservare che dispiace che simili iniziative utilizzino come cassa di risonanza una manifestazione cara a tutti i veneziani e che, proprio perché patrimonio comune di tutti loro, non dovrebbe venir sfruttata da alcuni per propagandare le proprie idee.

Taluno potrebbe essere poi portato ad ipotizzare che scopo della richiesta non sia tanto quello di evitare al maialino di essere trasformato in prosciutti e salami (come accade ogni giorno a centinaia di suoi simili), quanto piuttosto quello di pubblicizzare gli autori della richiesta stessa. E ciò a maggior ragione quando la richiesta sia accompagnata e seguita, come nel caso di specie, da ripetuti comunicati sulla stampa.

Per quanto ci riguarda, potremmo esprimere i sensi della nostra stima e gratitudine agli autori della richiesta se essi rivolgessero piuttosto le loro energie verso ben più preoccupanti episodi (ben meno appariscenti e pubblicizzabili) che oggi drammaticamente coinvolgono non solo gli animali ma anche gli umani.

In ogni caso va rilevato che la tradizione del maialino, che a ben vedere non appare nemmeno tanto crudele, si protrae ormai da secoli.

In una commedia del 1800 di Giacinto Gallina, la madre dice a Nane Paneti che si sta apprestando a raggiungere la partenza della Regata Storica: «Porta a casa almanco el porseo che sto inverno gavaremo da magnar».

Ora i tempi sono cambiati ed i regatanti non hanno certo bisogno né del maialino, né tantomeno dei salumi offerti in cambio.

Ma, come la maggior parte dei pochi veneziani rimasti, i regatanti hanno bisogno e sentono il dovere di conservare le loro tradizioni. La regata Storica è tradizione perché ci sono i gondolini al posto delle barche a motore, perché c'è il cordino alla partenza e la Machina all'arrivo, perché ci sono le bandiere ai primi quattro classificati e perché c'è in premio anche il maialino.

Non si vede perché, per compiacere a pochi, debba venir eliminato un aspetto (a nostro modo di vedere non certo truce o crudele) che protraendosi da secoli contribuisce a fare della regata storica uno spettacolo quanto più possibile immutato nei tempi.

Giù le mani dunque dal maialino della storica, liberi i sedicenti animalisti, a corteo acqueo concluso e premiazioni effettuate, di eventualmente barattare con l'equipaggio vincitore la consegna dell'animale per destinarlo a fini da essi ritenuti più consoni.

* Presidente

Associazione regatanti Venezia